Page 20 - Roma Best Place N.4
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Com’è la VITA a Roma



                per un artista-architetto del ‘900?




                             Massimo Catalani intervistato dall’architetto Sara Lucci.



          COME VIVE ROMA DA ARTISTA?                             con materiali a basso impatto. Non uso resine, solventi, cotture,
          Roma è immanente, non cambia lo scenario che rimane più o   spray. Uso poca plastica per gli imballaggi che cerco di riciclare
          meno sempre lo stesso. Tutto ciò è bellezza. Il Genius Loci in   all’infinito prima di indirizzarla al cassonetto. Minimizzo i resi-
          senso non solo romano ma esteso a tutte le culture che lo hanno   dui delle lavorazioni. È un punto a capo con l’arte precedente.
          ereditato fa sì che il paesaggio sia riconoscibile.    Ho considerato finito il  modernismo e  necessario pensare  al
                                                                 mondo successivo.
          COSA VUOLE ESPRIMERE CATALANI
          CON LA SUA ARTE?                                       QUALI I TEMI DA LEI TRATTATI?
          Che  abbiamo  un  patrimonio  incommensurabile  da  difende-  Paste, Vegetali, Galline, Isole, Video Wall, Nuvole, Nudi, Rose,
          re, di cui essere consapevoli e studiare i passaggi.  Approccia-  Architetture,  Divinità,  Alici,  Pianeti,  Mappe,  Calle,  Paesaggi,
          molo  riducendo il rumore di fondo, il rombo continuo della   Uve, Barche, Pecore, Pinguini, Monocromi, Pini, Mammiferi
          nostra società.                                        Marini, Famiglie, Fumetti. I più vari a seconda del contesto sto-
                                                                 rico che mi ha circondato e le suggestioni di risposta che sono
          COSA PENSA SI PROVI DAVANTI A UNA SUA OPERA?           nate  in  me.  Sempre  archetipi  della  nostra  memoria  che  allo
          Per tutte le opere vale il fatto che per leggerle, chiunque sia   sguardo portano forma, colore e materia.
          l’artista,  serve  una  pre-cultura.  L’arte  scatena  domande,  apre
          orizzonti e infiniti piani interpretativi. Un’ opera può provocare   COSA CONSIGLIEREBBE A UN GIOVANE ARTISTA?
          piacere o dispiacere, se fa sbadigliare è un’opera fallita.  Non aver paura di essere cocciuto, di faticare tanto, di cammi-
                                                                 nare da solo ed esprimere il tuo proprio pensiero. Quando puoi
          QUALI LE SUE TECNICHE?                                 agisci in comune con gli altri poiché l’individualismo può essere
          Lavoro con tecniche antiche che si re-impastano nel presente   una trappola pericolosissima.









































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