I segreti, le tecniche e la passione per l’antica arte orafa: nelle oltre 200 pagine del volume On Jewels – edito da Giunti Editore – il gioielliere toscano Giovanni Raspini racconta il suo mondo.
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Una storia dove si intrecciano a doppio filo bellezza e artigianalità, scritta da Giovanni Raspini di suo pugno. Antiquario e collezionista, con una grande passione per l’argento, dal 1985 crea gioielli e argenterie d’arredo.
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Come nasce un suo gioiello? L’idea prende forma in un disegno o abbozzo di metallo, poi la realizzazione dello stampo in caucciù o resina che con la cottura a caldo si rende vulcanizzato e riproducibile in serie. Si passa poi a fusione e microfusione. Si costruisce il cosiddetto grappolo, i pezzi vengono saldati separatamente formando una struttura ad alberello nei cui spazi verrà colato il metallo incandescente, si passa poi alla cosiddetta “liberazione del grappolo” dando alla luce i pezzi singoli, che con la mola, una ruota abrasiva utilizzata per levigare e lucidare, si rendono lisci. Si conclude poi con l’assemblaggio, la finitura e il confezionamento.
“Nella gioielleria contemporanea, prezioso e non prezioso sono ormai categorie del passato: infatti ciò che conta veramente è l’identità del brand, il concept e il progetto creativo dello stilista orafo.”
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In più cinque nuovi anelli in limited edition, di soli 200 pezzi ciascuno, entrano a far parte della famiglia Raspini con Floral Jungle, dedicata alla biodiversità con flora e fauna unite sulla base di argento brunito.
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