Il futuro del made in Napoli, anzi del made in Kiton

La sartoria di Arzano fondata più di 50 anni fa è oggi sinonimo di eleganza sartoriale nel mondo.

Correva il 1968 quando Ciro Paone fondò ad Arzano, poco lontano da Napoli, la sua sartoria. Il nome Kiton, si ispirava al chitone, abito tipico dell’antica Grecia. 

Da allora il marchio in più di cinquant’anni di storia è divenuto sinonimo di eleganza sartoriale al passo con il dinamismo dei nostri giorni.

Il confine tra formale e leisure cade nella collezione per l’autunno/inverno 2022 rintracciando i principi dell’eleganza maschile nei nuovi volumi e proporzioni, alle volte oversize e comunque più morbidi, dalla vestibilità svelta. 

La stoffa, scavando sin nell’anima dei capospalla dal sapore anni’80, è quella pregiata di sempre con innesti e lavorazioni che tradiscono l’anima più contemporanea. Le lane impermeabili, o ultrasottili sono ad esempio utilizzate per gli abiti da viaggio; frutto della particolare lavorazione realizzata nel lanificio Kiton di Biella, dove si sperimentano costantemente nuove lavorazioni a mano.

Perchè è il “fatto a mano” l’anima autentica di tutti i capi, dagli abiti ai cappotti, passando per i giubbotti sportivi e la maglieria che gioca un ruolo importante nel guardaroba dell’uomo cosmopolita cui il marchio aspira.

A farsi più puntuale e preciso è lo studio di tagli e proporzioni che accompagnino con agilità e immutato stile, il look maschile tra giacche decostruite e cappotti che diventano compagni fedeli e rilassati delle avventure del quotidiano.