Spumante o champagne? Questo il dilemma quando a meno di un mese dal Natale si inizia a pensare ai brindisi delle feste. Di fatto parlando di champagne, il suo mito si perde nella storia: “In caso di vittoria me lo merito; in caso di sconfitta ne ho bisogno” amava ripetere Napoleone Bonaparte. Leggenda narra che lo amasse a tal punto da attribuirsi anche il titolo di “Sabreur”, sciabolatore, per celebrare le proprie vittorie sui campi di battaglia.
Lo champagne francese deve il suo nome alla regione della Champagne. Il suo inventore, il monaco benedettino Pierre Pérignon, si rese conto che aggiungendo zuccheri al vino imbottigliato, questo fermentava una seconda volta assumendo un sapore particolarmente gradevole. La produzione “limitata” che costituisce solamente lo 0,5% dei vigneti mondiali e comprende il 4% del territorio vitivinicolo francese, pari a circa 35mila ettari nella zona di Epernay a 150 km a est di Parigi, con tre vigneti autorizzati dal Comité Champagne: Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay, un’area definita nel lontano 1927.
Di fatto la passione per le bollicine dello Champagne si arricchisce di nuovi appassionati tanto che via social l’hashtag #champagne raccoglie milioni di contenuti su Instagram e TikTok. In grado di cogliere le tendenze del settore enologico, Philarmonica, realtà a livello nazionale per l’importazione e distribuzione nel mercato delle enoteche, dei ristoranti, dei wine-bar, e nelle gastronomie. Tra i brand di Champagne in vetrina: la Maison de Champagne Charles Heidsieck rimane, a più di 160 anni dalla sua creazione, una realtà familiare. Il loro stile, riconoscibile fra tutti, è caratterizzato da un’alta proporzione di vini di riserva che arricchisce le cuvée sans année della Maison, regalando un equilibrio raro e costante.
Dodici titoli di “Miglior Spumantiere dell’Anno” nell’arco di 20 anni, la casa Charles Heidseick produce champagne di alto livello. Il Brut Réserve de Charles Heidsieck, emblema della Maison, contiene il 40% di vini di riserva di 10 anni, il che lo rende unico. Il colore è dorato, con bollicine finissime e perfettamente controllate, a seguito di una lenta e lunga maturazione. Al naso è intenso, complesso, con accenni di pesca, dattero e fico; al palato risulta cremoso ed equilibrato.