Ristoranti di Roma. befoodwine vi fa scoprire Anna al 20 locale fusion nel quartiere Trieste

Protagonista la tradizione bolognese con contaminazioni romane e giapponesi

Se siete curiosi di gustare un mix di sapori che spaziano tra Bologna, Roma e il Giappone allora Anna al 20 è tra i ristoranti di Roma da non mancare. L’idea interessante è quella di far sperimentare una fusione di culture attraverso sapori che spaziano dalla tradizione bolognese, a quella romana e fino alla giapponese. Così il ristorante Anna al 20, locale intimo del quartiere Trieste di Roma, si presenta come un bolognese 2.0.

Così amano definirlo i soci Annalisa Polo e Roberto Tomasini e lo chef Mattia D’Ambrosio, 28 anni, bolognese di nascita con una formazione in ristoranti europei di alto livello. Se i due imprenditori hanno già all’attivo esperienze come Casa Carmen e Fatto in Casa By La Danesina; D’Ambrosio vanta tre anni dal tristellato Diverxo di David Munoz, a Madrid, dove è stato Junior Sous Chef. Dall’unione delle differenti esperienze, si è sviluppato il concept del ristorante di via Brescia.

Ristoranti di Roma: Anna al 20 e la proposta di cucina fusion

Roma incontra Bologna nel menù proposto da questo locale che accoglie un pubblico selezionato in un ambiente dal tocco retrò, pochi coperti e un’atmosfera elegante. Anche il design gioca la sua parte, ispirato alla natura con la particolare carta da parati a stampa di fogliame verde, insieme a lampadari vintage e scritte a Led. Il nome scelto? “È breve, rimane impresso, è rassicurante, ricorda casa – spiegano i soci -. È presente in quasi tutte le famiglie italiane e nel mondo”. E, per caso, è il nome della mamma dello chef.

Il menù dello Chef D’Ambrosio

Le mie origini sono la base della mia cucina – racconta l’Executive Chef D’Ambrosio -, amo i sapori tradizionali bolognesi ma anche le tecniche nuove e moderne che permettono di creare piatti fusion: dalla cottura sottovuoto in diretta con l’olio, quindi una sorta di fritto al contrario, cioè senza immergere il prodotto”. Tra le proposte per il pranzo troviamo la tagliata di pollo servita con le verdure, o il club sandwich con l’avocado, e ancora primi piatti con pomodoro fresco e insalate

Per la cena le proposte dello Chef spaziano tra i grandi classici bolognesi come la lasagna, le tagliatelle al ragù, la cotoletta, lo gnocco emiliano. Mentre le golose sperimentazioni dello Chef ci conducono in un viaggio tra Bologna e l’Oriente grazie ai due inediti antipasti come i gyoza Tokyo-Bologna, ripieni di ragù e crema di Parmigiano 30 mesi, e i dumpling Anna al 20, ripieni di ricotta e mortadella, salvia e beurre blanc. “Piatti tipicamente asiatici, con una sfoglia asiatica, ma il ripieno è bolognese e italiano, usando prodotti nazionali. Ho cercato di mischiare due culture diverse che per me si fondono in maniera perfetta”.

I dolci, la carta dei vini e la selezione di gin

I palati golosi non saranno delusi dallo gnocco fritto con nutella e crema al mascarpone montata al sifone, brownie al cioccolato e cheesecake ai frutti di bosco. Circa 50 etichette nella carta dei vini curata dalla sommelier Letizia Di Bella ricercando piccole realtà regionali e nazionali. Anna al 20 si distingue tra i ristoranti di Roma anche per l’interessante proposta del gin con nomi ancora poco conosciuti, tra cui la romana Distilleria Flaminia, e garnish inedite. Anche i cocktail studiati e realizzati da Laura Cervone e Alan Ragni sono a base di gin, per l’aperitivo o il dopo cena ma possono essere abbinati anche ai piatti del menu.