Stando al report Brand Finance Luxury & Premium 50 2022, mediamente il valore finanziario dei 50 principali trademark del comparto lusso, fissato al 1° gennaio 2022, è aumentato del 13% anno su anno raggiungendo così i valori pre-Covid.
La ripresa era già iniziata nel 2021, si legge nell’indagine, con i brand della moda che pesano il 66% del valore dell’intera classifica. Quest’anno i 30 brand dell’abbigliamento crescono mediamente del 21%, mentre le 7 marche di auto perdono il 6%. In crescita anche la cosmetica e gli hotel.
Porsche, con un valore pari a 33,7 miliardi dollari, nonostante il 2% di riduzione del valore, si conferma il brand dell’alto di gamma di maggiore valore al mondo, quello che produce maggiore valore finanziario grazie all’immagine e alla reputazione.
Il cavallino della Ferrari è invece agli occhi dei più facoltosi il brand più forte a livello di attrattività, quello maggiormente in grado di influenzarne le scelte. Al secondo posto si piazza Louis Vuitton che, con una crescita record pari al 58% in un anno e un valore di 23.4 miliardi di dollari, supera Gucci che scende così al terzo posto nonostante un incremento del 16% e un valore del brand pari a 18,1 miliardi di dollari.
E la moda italiana? I brand italiani crescono mediamente del 9% con un valore medio di 3.8 miliardi di dollari, diversamente dalle complessive 12 marche francesi, tutte d’abbigliamento, che crescono, anno su anno, del 22% e valgono 8.1 miliardi, quasi il doppio rispetto agli italiani. All’ottavo posto c’è Rolex (che vale 8.4 miliardi); al decimo posto i cosmetici di lusso della newyorkese Estee Lauder.
Fuori dalla top ten ma tra i 50 marchi a più alto tasso di appeal Dolce & Gabbana è quello che cresce maggiormente. Anche Fendi, che rientra in lista al 49° posto grazie a una forte crescita del 31,7%. In forte aumento anche il valore dei brand Moncler (+31,6%), Ray-Ban (+27%), Bottega Veneta (+25,2%).