Mesticanza Osteria Contemporanea: l’indirizzo scelto oggi per voi da Be Food Wine

Mesticanza – Osteria Contemporanea nasce in Via Nomentana Nuova, 69 in zona Montesacro , proprio dove prima c’era una pizzeria di quartiere e di cui è rimasto soltanto un bel forno a legna.

Mesticanza, il nome riprende l’insalata mista in cui le erbe di campo donano unicità e gusto proprio perché diverse, ma anche come l’unione di opposti che però insieme funzionano perfettamente. Alla guida Giorgia Lucarelli e Lorenzo Sonnati. La cucina nelle abili mani di Giorgia, è un crogiuolo di ingredienti che giocano un ruolo cruciale: prodotti locali, stagionali e sostenibili come istantanea espressione della sostenibilità ambientale, materie prime di alta qualità per garantire la bontà, ingredienti esotici ed innovativi per creare piatti esteticamente accattivanti. Un menu contenuto nella proposta e stagionale , fortemente legato ai prodotti del territorio che reinterpretano nuovi sapori nelle ricette lontane o meglio “ nella vera cucina di casa d’oltreoceano ”, spiega Giorgia.

Mesticanza – Osteria Contemporanea: il Menù

Si parte con gli antipasti e le imperdibili degustazioni di crudi di pesce o di carne in abbinamento alle salse fatte in casa, per esaltare il gusto delle ottime materie prime utilizzate. Il Meat Market propone, ad esempio: tartare di manzo con funghi shitake, vaniglia e tuorlo d’uovo confit; tartare di manzo con castagne e panna acida; tartare di manzo con nocciole, senape di Dijone e sedano rapa; tataki marinato al caffè; roll di carpaccio con pere e pecorino. 

Primi piatti come la fregola con porcini al miso, crumble di fava tonka e noci pecan al fumo di ulivo; cannellone di ossobuco, salsa allo zafferano, arancia e cardamomo. I secondi spaziano dal salmone al cioccolato bianco e lime con finocchio arrosto e gel di mela verde, alla sfera di verza con edamame su crema di patate agli agrumi.  Si termina dolcemente con mela, speculoos e ganache alla vaniglia e cannella ma anche con l’imperdibile mousse alla zucca e cioccolato bianco al cardamomo su terra di cacao e caffè. Lorenzo incarna invece l’immagine dell’oste, quello vero, affiancato da tanti collaboratori tra cui Emanuele, sommelier Fisar nella cantina nel piano interno : la “Cave a Vin ” pensata per le degustazioni, gli incontri con i produttori e le oltre 250 etichette.